Dall’articolo introduttivo sulla Moringa e sulle sue proprietà (se non l’avete ancora letto, potete leggerlo qui), appare chiaro che ci siano molte buone ragioni per interessarsi a questa pianta! Di seguito vi elencherò le principali cose da sapere per iniziare a oltivare la in casa, affiancando anche la mia esperienza di semina.
Consigli utili per la coltivazione della Moringa in Italia
La Moringa ama il sole e il caldo, quindi posizioni soleggiate saranno perfette per lei. Essendo una pianta di origine tropicale/equatoriale non sopporta correnti d’aria e temperature inferiori ai 10 °C: per questo, è bene rincasarla nei mesi più freddi, specialmente se non vivete nelle regioni più meridionali
La resistenza alla siccità è elevata, al contrario i ristagni idrici sono molto pericolosi: Ii terreno deve quindi essere leggero e molto drenante.
Per quanto riguarda le concimazioni, potete anche dimenticarvene. La Moringa infatti non necessita di concimazioni, anzi, è essa stessa utilizzata nell’agricoltura come concime biologico per piante e ortaggi.
La semina della Moringa
La mia esperienza inizia nel 2017, a fine Marzo, quando decido di seminare dieci esemplari di Moringa oleifera. I semi vanno immersi in acqua per alcune ore (in modo da ammorbidire il tegumento e accelerare la germinazione), e dopodiché vanno asciugati con un panno e interrati in vaso o in germinatoio, posizionandoli in luogo non eccessivamente luminoso.
In questa fase è importante che il terreno sia costantemente umido, quindi è consigliabile nebulizzarlo frequentemente e tenerlo coperto con una pellicola o con un coperchio trasparente che mantenga costante l’umidità del substrato.
Dopo una quindicina di giorni circa (valore che può variare in base a diversi fattori), i germogli inizieranno a spuntare. E’ il momento di spostarli in una posizione più luminosa (sempre comunque non al sole diretto) e di levare il coperchio, in modo che gradualmente possano abituarsi all’ambiente esterno.
Il vaso da germinazione va tenuto in casa, specialmente se seminate ad inizio primavera, quando le temperature esterne non sono ancora elevatissime. Se invece seminate a fine primavera, o se abitate al sud, potrete tranquillamente lasciarlo all’aperto (sempre in ombra).

I nove esemplari di Moringa germogliati dopo la semina
Il substrato
Passate le prime settimane, potete procedere con il travaso in nuovi vasi più spaziosi (senza sottovaso). La Moringa non necessita di substrati particolari, l’importante è che siano leggeri e molto drenanti.
Io ho utilizzato del normale terriccio per piante verdi, a cui ho aggiunto una buona parte di perlite, in modo che l’acqua in eccesso potesse fluire velocemente dai fori alla base del vaso e non ristagnasse soffocando le radici: indicativamente vi consiglio un substrato composto da circa un terzo di perlite e due terzi di terriccio (proporzioni in volume, non in peso).
Le innaffiature vanno effettuate solo quando il terreno risulta asciutto al tatto e, nel dubbio, mi sento di consigliare che è meglio annaffiare una volta in meno piuttosto che una volta in più, soprattutto perché le giovani piantine sono ancora verdi e non legnose (quindi molto sensibili ad eventuali marciumi).

I sette esemplari di Moringa dopo il travaso in vasi più grandi
Il clima
Essendo le nuove piantine molto delicate, vi consiglio di tenerle in una posizione un po’ riparata, con esposizione a est o a ovest, in modo che prendano la luce solo la mattina o solo la sera, almeno per il primi mesi di vita.
In questo modo le ore di luce diretta saranno ridotte, evitando così che le piante si ritrovino per troppe ore sotto i raggi cocenti.

I due esemplari di Moringa sopravvissuti alla selezione iniziale, durante la loro prima estate
Nei mesi più freddi, specialmente nelle regioni settentrionali, sarò necessario rincasarle. Appena le temperature si abbasseranno la pianta inizierà a perdere le foglie ed andrà in riposo vegetativo.
Non sarà quindi necessario che la posizione sia particolarmente luminosa: io personalmente ad inizio Novembre le ho messe in cantina, in una zona non riscaldata dove ci fosse anche un buon ricircolo dell’aria, sotto una bocca di lupo (illuminate sì tutto il giorno, ma mai dalla luce diretta). Se volete approfondire l’argomento della preparazione all’inverno delle piante di Moringa, qui trovate la guida che lo spiega nel dettaglio.
Non appena le temperature rinizieranno ad alzarsi (temperature di notte non al di sotto dei 10 °C), potrete procedere con il falso rinvaso in un vaso più grande, con la potatura di eventuali parti secche, e con lo spostamento all’esterno. In breve tempo inizierete a vedere in nuovi germogli pronti per la stagione vegetativa!
Ad un anno e mezzo dalla semina di dieci esemplari, mi ritrovo con due piante di Moringa. Le altre sette piantine che erano germogliante sono morte abbastanza in fretta, subito dopo la nascita e ancora prima che potessero raggiungere il clima caldo dell’estate. Le due che sono sopravvissute, però, hanno superato con successo l’estate e il loro primo inverno, e ora stanno germogliando, pronte per la loro seconda stagione estiva.

Le due piantine in ripresa vegetativa dopo aver superato il loro primo inverno
Se avete qualche domanda riguardo la Moringa oleifera e la sua coltivazione in Italia, commentate qui sotto o visitate qui la sezione del blog dedicata a questa pianta. Se vi è piaciuto l’articolo, vi invito a condividerlo, mettere “mi piace” e visitare il resto della sezione del blog dedicata alle piante e al giardinaggio, cliccando qui.
Sono nata e cresciuta in Filippine, tutti giorni li mangiamo con riso e pesce. Era la nostra salvezza quando non c’era niente da mangiare. Li cuciniamo i fiori, foglie e frutta. Mi manca tanto la Moringa. Voglio dirvi che si moltiplica molto bene a piantare il ramo grande.
Ciao Lorena, considerando la percentuale e rapidità di germinazione dei semi di Moringa, e il vigore della pianta nella crescita, è sempre meglio optare per la semina, a eccezione dei casi in cui ci si ritrovi in carenza di semi (per questioni economiche d’acquisto, di reperibilità, o semplicemente perché questi vengono destinati ad altri usi, alimentari e non) e quindi si opti per la propagazione tramite talea (qui trovi l’articolo che ne parla).
La mia piantina si presenta come uno stecco circa 50 cm con infiorescenza apicale. Desidero sapere se è una pianta sessuata come si riproduce.
Ciao Gervasio, mi risulta che i fiori della Moringa siano ermafroditi, e che quindi non ci sia distinzione tra “maschio” e “femmina” (né tra fiori, né tra piante). Sono anche in grado di auto-impollinarsi, quindi tecnicamente si possono far fruttificare anche avendo un solo esemplare. Allo stesso tempo, però, una impollinazione incrociata con più esemplari potrebbe essere molto più fruttuosa (sia in termini quantitativi, sia in quanto a variabilità genetica).
Comunque sia, farla fruttificare è abbastanza difficile perché la stagione deve essere abbastanza lunga per far maturare i baccelli: nell’Italia meridionale sicuramente si ha qualche possibilità in più (le riporto questo articolo in cui parlo di un’azienda salentina che effettivamente riesce a far fruttificare e maturare i baccelli), ma se lo scopo è quello di riprodurre la pianta credo sia molto più semplice provare per talea o comprare direttamente i semi già pronti!
Ciao a tutti, mi chiedevo se per coltivare la Moringa se serva terra acida??
Se si.va bene la zona della pianura padana
Ciao Luca, la Moringa non ha particolari pretese in termini di pH e può sopportare substrati sia leggermente acidi, sia leggermente basici (range del pH tra 5 e 9, per intenderci). Il vero problema della pianura padana (zona in cui vivo e “coltivo” in vaso le mie piante) sono gli inverni freddi, lunghi e umidi (nonostante siano caratterizzati da poche precipitazioni, l’umidità atmosferica rimane abbastanza elevata, con il rischio che si creino marcescenze radicali fatali)… è possibile fare qualcosa anche qui, ma è consigliabile strutturare la coltivazione in serra (come puoi vedere da questo articolo, perfino gli inverni più brevi e miti della Puglia possono essere pericolosi a causa dei ristagni idrici che possono crearsi durante la dormienza della pianta).
Ciao! Ti scrivo direttamente dalle Isole Canarie e sono venuto a conoscenza della Moringa…qui il clima è sempre mite, la temperatura durante l’anno non scende mai di 14/15 gradi e le massime sono 28/29 gradi…leggendo il tuo articolo,devo dire che sono avvantaggiato rispetto a chi vive in Italia, soprattutto qua la terra è sempre umida! Ho iniziato il processo per farlo germogliare da un paio di giorni…dopodiché inizierò a metterli nei vasi! Sono 8 semi e spero di piantarle almeno 5 visto il clima che c’è qui diciamo che non fa differenza il periodo per iniziare a piantare la Moringa!
Grazie per aver scritto questo articolo…sei stato molto utile!
Ciao Angelo, da quel che so nelle Isole Canarie ci sono parecchi coltivatori di Moringa, probabilmente per via del clima ideale che permette una certa produttività durante l’intero arco dell’anno (mentre qui in Italia, anche nelle regioni più meridionali, qualche mese di dormienza invernale c’è sempre).
Visto che hai queste condizioni favorevoli, una volta germogliate le piantine cresceranno in fretta. Ti consiglio quindi di mettere i semi in vasi già piuttosto grandi (non i soliti semenzai, per intenderci), così da evitare di doverle travasare dopo poche settimane (operazione molto delicata sulle piantine giovani, specialmente se sei inesperto). Fai in modo di non doverle trapiantare per i primi mesi, così che il fusto risulti meno fragile e l’apparato radicale ben sviluppato ti permetta di prelevare il pane di terra senza troppi problemi.
Fammi sapere come va poi!
Un saluto
Salve scrivo dalla tioscana ho appena messo dye semi di moringa ma forse é sbagliato metterne due nello stesso vaso?
Mille grazie
Ciao, dipende da quanto è grosso il vaso e da quanto sono distanziati i semi (non devono essere assolutamente sovrapposti). La Moringa ha una radice fittonante che si sviluppa più in profondità piuttosto che in larghezza, e inoltre ci mette un po’ prima di formare un apparato radicale sviluppato dopo la germinazione, quindi nel caso, tra qualche settimana, puoi fare un travaso e dividere i due pani di terra in vasi singoli (attenzione perché le piante giovani sono molto delicate e fragili).
Come consiglio personale però mi sento dirti che il periodo è un po’ sbagliato, perché si va incontro alla stagione fredda e le piantine potrebbero soffrire anche se tenute in casa o sotto serra: la prossima volta semina in tarda primavera, così che le piante possano avere tutta la bella stagione per svilupparsi e fortificarsi prima dell’inverno!
Buongiorno , ho due piantine di moringa di alcuni mesi , hanno messo molte foglie gialle e con macchie . Cosa devo fare? Ho preparato un composto a base di aglio aceto e bicarbonato posso mettere sulle foglie ? Grazie
Ciao, da quello che ho visto in questi anni, la Moringa tende leggermente a far ingiallire le foglie dei rami più bassi, specialmente quando si alzano le temperature e la pianta inizia a spingere molto in altezza. Qualche foglia gialla è quindi a mio avviso fisiologica… diverso è se la situazione è più estesa, o se addirittura le foglie si macchiano: potrebbe trattarsi di marciume radicale o di qualche problema ben più grave.
Il composto che hai preparato non dovrebbe far male, è un rimedio contro insetti e micosi fogliari, anche se penso che dovresti farti alcune domande! Quanta acqua dai alle piantine? Il terreno è drenante? Il vaso è forato sul fondo? C’è il sottovaso? Quanti mesi hanno le piantine? Concimazioni? Se vuoi puoi rispondere qui, altrimenti puoi scrivermi un messaggio sulla pagina Facebook o alla email che trovi nella sezione contatti, e vediamo quale può essere il problema!
Vivo al sud ,sono riuscita a far germinare un seme di moringa, quando ha iniziato a soffrire i vaso l’ho piantata direttamente in terra…le do acqua ogni 10 giorni circa ma ha fatto le foglie gialle…non le do più acqua??
Ciao Daniela, la Moringa è una pianta molto resistente alla siccità, ma questo non significa che disprezzi l’acqua (a patto che non sia stagnante). Questo, a maggior ragione, se la pianta è ancora giovane e non ha sviluppato il fittone radicale in profondità (cosa che può fare solo se messa a dimora in piena terra, dal momento che in vaso risulta molto più limitata): se la pianta di cui parli è stata seminata quest’anno, o se comunque è stata piantata in terra da poco, non è ancora perfettamente autonoma come una pianta adulta e insediata.
Inoltre, se l’obiettivo è quello di una produzione fogliare costante e rigogliosa, i quantitativi di acqua aumentano notevolmente.
Una volta ogni dieci giorni è quindi un po’ troppo poco (specialmente se, come mi sembra di capire, è una pianta giovane che veniva coltivata in vaso fino a poco tempo fa), prova a darle acqua un giorno sì e uno/due no e dovrebbe andare meglio (ovviamente dipende anche dal tipo di terreno, se argilloso, sabbioso, o altro, dall’esposizione, e dal clima, che comunque ipotizzo sia molto torrido se vivi al Sud).
Ti segnalo comunque l’articolo sull’irrigazione della Moringa, potrebbe esserti utile!
buongiorno, prima di seminare i semi moringa oleifera dopo averli lasciati in ammollo tutta la notte ed in seguito asciugati, si deve togliere la buccia?
grazie
Buongiorno Salvatore, la buccia non va tolta, né vanno praticate scarificazioni, dal momento che il tegumento di questi semi non è eccessivamente duro (come può essere invece quello dei semi d’ulivo, ad esempio). Le ore in ammollo e l’asciugatura (basta tamponarli con un panno assorbente, non devono essere fatti seccare) servono solo per accelerare un po’ i tempi di germinazione.
Tieni a mente che non è nemmeno un processo obbligatorio: se vuoi provare per vedere la differenza, puoi seminarne qualcuno senza averlo prima messo in ammollo, e verificare di persona se i semi non ammorbiditi arrivano a germinazione e soprattutto quanto tempo dopo rispetto a quelli trattati (e nel caso fammi sapere i risultati!).
Sono curioso di piantare piantine di moringa Como posso fare?
Ciao Daniele. Io consiglio sempre di coltivarle in vaso, specialmente se si è alle prime armi. I semi li puoi trovare facilmente online, poi basterà seguire i consigli che trovi in questo articolo: terriccio leggero e molto drenante, da tenere costantemente umido (senza esagerare) fino alla germogliazione dei semi; dopidiché innaffiature solo a terreno asciutto. Evita il sole diretto sulle piantine giovani (che devono comunque trovarsi in un luogo luminoso) e non effettuare potature o raccolte il primo anno. Il travaso alla seconda stagione di vita, mentre per la preparazione delle piantine all’inverno qui trovi tutte le istruzioni necessarie… se hai bisogno di qualche indicazione specifica, magari tenendo conto anche del clima della zona in cui vivi, puoi scrivere una email a info@domuseconomy.it o mandare un messaggio privato sulla pagina Facebook, sarò felice di aiutarti!
Ciao…grazie dei consigli…ho portato dei semi presi in Etiopia dove la Moringa è coltivata a livello industriale…qui però, abito nel SudSardegna, trovo difficile “allevarla” in cortile…una zona protetta della mia casa…me ne sono rimaste due piantine…e spero di riuscire a far loro superare il prossimo inverno xke’ mi piacerebbe riuscire a farne un bel cespuglio x utilizzare le foglie e le sue proprietà… sbaglio qualcosa?
Ciao Roberto, nel Sud della Sardegna avrai sicuramente inverni particolarmente miti. Hai letto l’articolo che parla della preparazione delle piante al periodo invernale? Lo trovi qui.
Comunque, le piante le ripari con pacciamatura e qualche strato di telo protettivo? Poti a inizio inverno o a fine inverno? Irrighi molto? Potrebbe essere anche qualcuno di questi aspetti non gestito alla perfezione a non far superare l’inverno alle tue piante!
Se preferisci scrivimi una email, o un messaggio alla pagina Facebook, così ne parliamo meglio privatamente.