Una buona manutenzione degli attrezzi da giardinaggio può portare notevoli benefici, sia in termini di durata degli strumenti stessi, sia in quanto a efficienza nel lavoro che svolgono.
Tra le varie operazioni di manutenzione ordinaria si trova anche la disinfezione, specialmente sugli strumenti da taglio che possono entrare in contatto con le parti più interne delle piante (forbici da potatura, troncarami, cesoie, seghetti, ecc.).
Perché disinfettare gli attrezzi da giardino
Prima di tutto è necessario fare una distinzione tra disinfezione e sterilizzazione: mentre la prima consiste nella sola eliminazione dei potenziali agenti che possono causare malattie e infezioni, la seconda è molto più profonda e riesce a eliminare la quasi totalità dei microrganismi, siano essi nocivi o innocui.
Per quanto riguarda i normali “attrezzi del mestiere” utilizzati nel giardino, può bastare la disinfezione, molto più semplice da attuare ma comunque in grado di eliminare la maggior parte dei principali agenti patogeni che possono trasmettersi da pianta a pianta.
La prassi, specialmente sugli strumenti da taglio, prevede la disinfezione alla fine delle operazioni di potatura su ogni singola pianta.
Può sembrare esagerato dover disinfettare le lame così spesso, ma esiste il rischio che anche le piante apparentemente sane possano avere in corso qualche infezione facilmente veicolabile alle altre piante del nostro giardino: la prudenza non è mai troppa!
Come disinfettare gli attrezzi da giardinaggio e potatura
La principale distinzione da fare è tra disinfezione termica e disinfezione chimica.
Disinfezione termica
Il calore è sicuramente uno degli strumenti più efficaci per eliminare ogni forma vivente presente. Così efficace che, se utilizzato correttamente, può portare alla completa sterilizzazione degli strumenti.
La disinfezione a fiamma mediante cannello o accendino è una delle pratiche più utilizzate, ma può risultare controproducente dal momento che alcuni residui di particelle solide incombuste presenti nella miscela della fiamma stessa potrebbero depositarsi sulla lama e comprometterne l’affilatura (diminuendo le performance di taglio e rendendo necessari frequenti interventi per il ripristino del filo).
Inoltre, in caso di moderne lame rivestite (come le Fiskars P90 che utilizzo io e di cui ho parlato qui, dotate di un rivestimento in PTFE per migliorare lo scorrimento), le elevate temperature in gioco potrebbero causare seri danni ai materiali antiaderenti utilizzati, specialmente se polimerici.
Sicuramente molto più indicata è invece l’autoclave, che mediante un meccanismo in grado di creare il vuoto e immettervi vapore caldo (sopra i 100 °C), è in grado di sterilizzare gli oggetti in pochissimi minuti e senza nessuna controindicazione.
Non propriamente appartenenti a questa categoria (dal momento che non viene generato calore), ma altrettanto validi sono anche i moderni sterilizzatori a raggi UV (ultravioletti), utilissimi nelle applicazioni in cui non sia possibile utilizzare additivi chimici.
L’elevatissima efficienza di queste attrezzature viene però ridimensionata dal costo, che essendo abbastanza elevato le rende più adatte per utilizzi professionali e in campo medico, piuttosto che per scopi casalinghi.
Disinfezione chimica
Alla luce di quanto detto sopra, risulta sicuramente più semplice disinfettare i nostri attrezzi da giardinaggio mediante prodotti chimici.
Ricordatevi comunque di leggere sempre le etichette prima di utilizzarli, e di seguire rigorosamente le indicazioni di sicurezza riportate sulla confezione.
In commercio sono presenti diversi prodotti appositamente studiati per la disinfezione di strumenti e superifici: da quelli a base di clorexidina o neoxidina (impiegati principalmente per la disinfezione degli strumenti medico-chirurgici), a quelli composti da sali quaternari di ammonio (utilizzati ad esempio come alghicida), fino ai presidi medico-chirurgici (tipo amuchina e altri additivi per superfici e detersivi) che tutti conosciamo.
Ciascuno di questi prodotti ha caratteristiche diverse, e va usato in modo diverso. Seguire le istruzioni per l’uso riportate in etichetta è la cosa migliore da fare per ottenere risultati proficui ed evitare effetti indesiderati sulle superfici trattate.
Una valida alternativa ai prodotti sopraccitati è rappresentata da alcune sostanze normalmente impiegate nelle nostre case (per i più disparati scopi), altrettanto efficaci ma sicuramente molto più economiche: bicarbonato (anche se poco efficace), candeggina, acqua ossigenata, fino all’immancabile alcool etilico denaturato.
Vi basterà immergervi gli strumenti per qualche minuto per disinfettare a fondo le superfici ed eliminare gran parte dei batteri e virus potenzialmente dannosi.
Subito dopo l’immersione, risciacquate accuratamente gli attrezzi con acqua potabile, così da eliminare eventuali residui chimici, e successivamente asciugateli minuziosamente per evitare la formazione di ruggine sulle eventuali parti non inossidabili o non rivestite.
Conclusioni
Disinfettare gli attrezzi da giardinaggio e potatura è un’ottima abitudine che purtroppo è spesso trascurata anche da alcuni giardinieri professionisti.
Basta pochissimo tempo e, come abbiamo visto, possono essere utilizzati anche prodotti poco costosi già presenti nelle nostre case, quindi perché non farlo e rischiare gravi danni a piante e arbusti?
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