La primavera e l’autunno sono momenti di lavoro per chi si occupa del giardino di casa propria. Svolgere correttamente i lavori di trasemina e rigenerazione è fondamentale per rendere nuovamente il prato forte, sano, e soprattutto bello. Ecco una guida che vi spiega come prepararlo al meglio.

Come effettuare la trasemina del prato

– Diserbo

Prima di tutto è necessario “bonificare” il prato: se il vostro giardino presenta problemi quali muschio o erbe infestanti, sarà necessario eliminarli manualmente o applicando e lasciando agire per qualche giorno prodotti specifici (qui la guida dettagliata per l’eliminazione del muschio e qui quella specifica per diserbare). Nel caso in cui il giardino sia già privo di infestanti o muschio, potete iniziare direttamente dal passaggio successivo.

– Lavorazione del terreno e arieggiatura

Una volta eliminato il problema infestanti, potete procedere con la fase di preparazione del terreno: tagliare il prato all’altezza minima possibile (l’altezza varia in base alla tipologia di erba, l’importante è non esagerare andando a danneggiare il colletto delle piantine) ed effettuare l’arieggiatura/scarificatura del suolo (qui la guida specifica per l’arieggiatura).
Questa pratica vi permetterà di rompere e rimuovere lo strato di feltro (muschio, foglie marcescenti e residui dei tagli dell’erba) accumulatosi durante i mesi precedenti, in modo da aumentare la traspirazione del terreno e l’assorbimento di acqua e sostanze nutrienti; inoltre, la decompattazione del terreno garantirà l’aumento della resa della trasemina che stiamo per effettuare.

– Preparazione del letto di semina e ammendamento

A questo punto è il momento di stendere con un rastrello l’apposito terriccio o la sabbia silicea (top dressing). Questo strato superficiale di qualche mm è molto importante, perché migliora struttura e drenaggio del terreno e forma un letto di semina umido e confortevole, ideale per la germinazione dell’erba.
Solitamente i terricci per prato, così come alcune apposite sabbie, sono già additivati con sostanze ammendanti che migliorano la fertilità del terreno: in caso contrario, ricordatevi di aggiungere personalmente sostanze ammendanti naturali (humus, torba, borlanda, pollina, stallatico, ecc.).

– Semina

Quando il terreno è pronto potete procedere con la vera e propria trasemina, spargendo i nuovi semi sul prato, manualmente o con l’aiuto degli appositi carrellini a spaglio o a caduta (nel caso di semina manuale a spaglio, è consigliabile procedere in due direzioni ortogonali tra loro, in modo da uniformare il più possibile la trama di semi sul terreno).

Preparazione del terreno prima della trasemina

– Rullatura del terreno

Non è necessario che i semi vengano totalmente interrati; anzi, tale operazione potrebbe addirittura essere controproducente, allungando i tempi di germinazione e lasciando di conseguenza più tempo utile alle infestanti per la colonizzazione degli spazi liberi.
L’interramento del seme è consigliabile solo se avete a disposizione seminatrici o traseminatrici meccaniche professionali (in grado di interrare automaticamente il seme), o in casi particolari, ad esempio su semine estive (per proteggere il nuovo seme dai raggi solari che potrebbero bruciarlo) o in presenza di formiche e uccelli (che potrebbero spostare o mangiare enormi quantitativi di semenza prima della germinazione).

In questi casi, invertite l’ordine delle operazioni di semina e top dressing, andando prima a seminare e poi a spargere il terriccio, rastrellandolo delicatamente per evitare di spostare i semi e creare una disposizione non omogenea. In alternativa, potete anche mischiare semenza e terriccio prima spargeli, andando successivamente a deporre sul terreno lavorato direttamente la miscela.

Se invece avete effettuato la preparazione del substrato nel modo adeguato, creando un letto di semina soffice e accogliente, e se state seminando nel periodo adatto, il “tocco di fino” della rullatura sarà sufficiente per incorporare i semi al terreno, premendoli verso il basso ed evitando che vengano spostati da pioggie e vento.

– Concimazione

Un’altra questione un po’ discussa riguarda la concimazione con i cosiddetti starter, concimi ad alto tenore di fosforo (P) in grado di stimolare la germogliazione e la radicazione delle giovani piante (se siete interessati a conoscere le proprietà dei vari elementi contenuti nei concimi, qui potete trovare l’articolo che ne parla).

Secondo alcuni esperti, un’attenta preparazione del terreno (arieggiatura/scarificatura, sabbiatura e ammendamento) può migliorare la disponibilità degli elementi nel terreno e garantire comunque risultati ottimi in semina e trasemina, senza obbligare all’utilizzo di concimazioni fosfatiche che, oltre a essere difficilmente assimilabili dalle piante (con alto rischio di risultare inutili, quindi), comportano una serie di controindicazioni secondarie, prima tra tutte l’aiuto alla proliferazione di erbe infestanti.

Il mio consiglio è quindi quello di provare a non farla (risparmiando tempo e denaro) e concentrarvi maggiormente sulle fasi precedenti, così da preparare un letto di semina ideale e rendere maggiormente assimilabile il fosforo già presente nel terreno.
Se invece avete diffoltà nella preparazione del terreno o siete alle prime armi, aiutatevi pure con la concimazione starter… avrete poi tutto il tempo per sperimare e trarre le vostre conclusioni.

Cura del prato nei giorni successivi alla trasemina

Non vi spaventate se alla fine di queste operazioni il vostro giardino sembrerà un campo da rugby di provincia dopo una partita disputata con la pioggia, presto diventerà più bello di prima!

Nei giorni seguenti la trasemina dovrete solamente mantenere il terreno costantemente umido, irrigandolo “poco ma spesso”, brevemente e più volte al giorno, fino a quando, una volta spuntati i primi fili d’erba, potrete iniziare con le normali irrigazioni mattutine (qui vi spiego perché la mattina è il momento migliore per irrigare il prato).

Dopo qualche settimana la nuova erba avrà raggiunto i 10 cm d’altezza circa e potrete procedere con il primo taglio, che dovrà essere piuttosto alto (diciamo più simile ad una cimatura piuttosto che ad un taglio vero e proprio). A questo punto, se volete fare le cose per bene e se non vi trovate già troppo a ridosso dell’estate o dell’inverno, potete aiutare il prato a superare lo stress con una leggera concimazione azotata di supporto.
Dal secondo/terzo taglio, quando l’erba avrà iniziato la fase di accestimento, potrete poi abbassare gradualmente l’altezza di taglio (ricordandovi però di non rimuovete più di un terzo della lunghezza stessa del filo d’erba per volta).

Risultati dopo la trasemina del prato

Il prato dopo il primo taglio post trasemina

Se avete qualche domanda, o se ultilizzate altre tecniche rispetto a quelle che ho descritto, commentate qui sotto!

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