Il muschio è un problema molto frequente nei giardini, specialmente in quelli ombreggiati e umidi. Ecco come eliminarlo dal vostro prato e prevenirne la ricomparsa!
Perché il muschio è dannoso
Il muschio interessa gran parte dei giardini, specialmente nei periodi dell’anno meno caldi, durante i quali le temperature non sono abbastanza alte da ridurre l’umidità stagnante nel suolo.
Composto da piccole piante di una famiglia diffusa in tutto il mondo, trova l’ambiente ideale nei giardini ombreggiati e molto umidi e può causare notevoli danni al vostro prato: il muschio infatti ne impedisce il normale sviluppo, ostacolando la corretta ossigenzaione del terreno e colonizzando zone nelle quali poi l’erba faticherà a radicare.
Come eliminare il muschio dal prato
Il momento migliore per procedere alla rimozione del muschio è a fine inverno/inizio primavera, prima di effettuare l’eventuale trasemina primaverile.
Eliminarlo è semplice: la prima cosa da fare è utilizzare prodotti ad alto contenuto di ferro, come i comuni concimi rinverdenti, la cui applicazione porterà anche a un aumento della tonalità verde dell’erba.
Ricordate però, mai esagerare quando si utilizzano prodotti ad alto titolo di ferro, perché il rischio di “bruciature” del prato è dietro l’angolo. Per questo motivo le dosi, solitamente piuttosto blande quando l’obiettivo principale è quello di rinverdimento, vanno sì aumentate quando lo scopo principale diventa quello di risolvere una situazione di emergenza muschio, ma senza oltrepassare mai i limiti consigliati dal produttore.
I concimi rinverdenti possono essere distribuiti in forma solida, se granulari, o in soluzione acquosa, se liquidi.
Nonostante siano efficaci tutti i prodotti ad alto tenore di ferro, il re indiscusso dei trattamenti antimuschio rimane il solfato ferroso (o solfato di ferro), che si trova in vendita sottoforma di granuli o polvere e può essere applicato sia secco sia in soluzione acquosa.
Personalmente, nel caso specifico del solfato ferroso, reputo sia meglio optare per la soluzione acquosa (nelle dosi consigliate dal produttore), da applicare con la pompa irroratrice (seguendo i consigli della guida su come diserbare). Se invece preferite spargerlo in forma secca, ricordatevi di effettuare una breve irrigazione subito dopo l’applicazione (per fare in modo che i granuli si sciolgano).
State molto attenti però, perché il solfato di ferro macchia irrimediabilmente qualsiasi cosa, da indumenti a porfido e piastrelle.
Per questo motivo ci sono due accorgimenti in più da seguire rispetto a quelli che si utilizzano con i normali diserbanti:
- camminate come i gamberi: camminando all’indietro non metterete i piedi sul prato già trattato, evitando così di creare microlacerazioni nella lamina fogliare dell’erba (che potrebbero portare a sovradosaggi e conseguenti bruciature) e, soprattutto, che una volta finito il lavoro le vostre impronte “arrugginiscano” il vialetto/marciapiede (queste macchie dal tipico colore di ruggine sono molto difficili da eliminare);
- pulite molto bene la pompa irroratrice una volta finito. Lievi rimanenze del prodotto potrebbero danneggiarne alcuni compononenti, specialmente quelli acciaiosi, facendoli ossidare e arrugginire (ugello, lancia, ecc.).
Una volta applicato il ferro, il muschio inizierà a seccare, annerendosi. Lasciate che il prodotto agisca per almeno una o due settimane, e poi provvedete alla rimozione meccanica dei residui, che risulterà molto più semplice ed efficace rispetto a quanto lo sarebbe con un muschio non trattato e in salute.
L’operazione di rimozione può essere effuttuata mediante un arieggiatore, a scoppio o elettrico, o più semplciemente con un normale rastrello (in questo caso ricordatevi di calcare bene sul fondo del terreno). Effettuate passaggi incrociati (meglio se a 30-45° tra loro, come spiegato nella guida sull’arieggiatura del prato) e raccogliete poi tutto il muschio secco che avete rimosso.
A fine operazione il prato potrebbe risultare diratato e arieggiato: per questo motivo è il momento giusto per effettuare la trasemina primaverile e rinfoltire il prato.
Prevenire la formazione del muschio
E’ importante sapere che i concimi ad alto conenuto di ferro, oltre all’effetto letale in post-emergenza, svolgono anche una leggera azione preventiva che ostacola e rallenta l’espansione del muschio. Per questo motivo è buona abitudine mantenere un buon apporto di ferro (in dosi minori rispetto a quelle utilizzate nelle situazioni di emergenza), specialmente nei periodi più critici come l’autunno e l’inverno (facendo attenzione a non somministrare ferro in pieno inverno, quando le temperature sono troppo basse) e nelle zone più soggette, in modo che la proliferazione del muschio venga tenuta sotto controllo e che la rimozione primaverile di quello eventualmente formatosi sia poi meno impegnativa.
Ad ogni modo, il miglior modo per impedire la formazione del muschio rimane quello di avere un prato sano e fitto, così che non ci siano spazi vuoti da colonizzare.
In caso di terreni critici fortemente soggetti al fenomeno del muschio nonostante regolari apporti di ferro, è consigliabile intervenire anche sulle cause che ne portano alla formazione, agendo in diversi modi:
- seminare specie erbose adatte a posizioni ombreggiate e umide (ad esempio la festuca rubra), evitando che il diradamento lasci spazi liberi per la proliferazione del muschio;
- migliorare il drenaggio del giardino mediante sistemi di scolo, pendenze, chiodature/bucature;
- effettuare carotatura e sabbiatura del prato (aggiungendo importanti quantità di sabbia silicea).
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