Le valvole termostatiche sono un dispositivo che negli ultimi anni ha avuto una grande diffusione all’interno delle nostre case. Dal Giungo 2017 (secondo D.Lgs 102/2014 e successiva proroga) sono infatti obbligatorie in tutti i condomini con impianto di riscaldamento centralizzato (salvo particolari condizioni di esonero), con lo scopo di diminuire consumi e sprechi energetici.

Al di là delle condizioni di obbligatorietà, possono però diventare uno strumento molto utile anche nelle case singole dotate di impianto di riscaldamento autonomo.

Vediamo quindi come funzionano le valvole termostatiche e come regolarle per ottimizzare i consumi e abbassare gli importi delle bollette.

Cosa sono e come funzionano le valvole termostatiche

Le valvole termostatiche non sono altro che una sorta di piccoli termostati, posizionati su ogni singolo radiatore di calore, in grado di rilevare la temperatura dell’ambiente e regolare di conseguenza la potenza termica del calorifero, modulando meccanicamente la portata di acqua calda al suo interno.
Più la differenza di temperatura tra quella impostata e quella rilevata è alta, più la valvola è aperta (fino alla massima apertura), mentre man mano che questa differenza si riduce la valvola si chiude gradualmente, arrivando a fine battuta (chiusura totale) una volta che il gap tra le temperature risulta nullo.

La minore portata di acqua calda permette di diminuire il calore disperso nell’ambiente, con la conseguenza che, una volta tornata in caldaia e prima di essere rimessa in circolo, l’acqua necessiterà di minore energia per essere riportata in temperatura (comportando un notevole risparmio energetico).

In questo modo il singolo termosifone diventa indipendente dal resto dell’impianto, essendo in grado di ridurre progressivamente e autonomamente l’apporto di calore fino al raggiungimento della temperatura desiderata nella stanza, momento dal quale verrà interrotto il circolo dell’acqua e il calorifero inizierà a raffreddarsi.

Le valvole termostatiche più diffuse sono quelle meccaniche, e funzionano nel modo sopra descritto, ma sul mercato si possono trovare anche modelli digitali e smart, dotati di diversi principi di funzionamento e nei quali, in alcuni casi, è possibile programmare diverse temperature per diversi orari di funzionamento (proprio come con i cronotermostati di cui sono dotati gli impianti di riscaldamento).

Che si tratti di di valvole termostatiche meccaniche, digitali o smart, però, la funzione rimane la stessa.

Come regolare le valvole termostatiche

Le valgole termostatiche meccaniche si regolano mediante una manopola numerata, generalmente con una scala di valori che va da 0 a 5. Ciascun numero corrisponde a una determinata temperatura: indicativamente, il 3 corrisponde a 20 °C e la differenza tra ogni numero è di circa 5 °C, ma per i dati i precisi è comunque consigliabile consultare il manuale di istruzioni del produttore.

Regolare valvole termostatiche meccaniche

Valvola termostatica meccanica

La regolazione delle valvole termostatiche dipende da molti fattori, tra cui le abitudini e le preferenze dei residenti e la collocazione e destinazione d’uso dei vari locali, quindi è difficile dare una regola generale universalmente valida, ma possono comunque essere fatte delle considerazioni generali che possono aiutare a creare un’impostazione base di partenza.

Nei locali principali, come il salotto, potete impostare le temperature attorno a valori confortevoli, ad esempio 20 °C, mentre negli ambienti di passaggio, come corridoi e atrii, potete impostare una temperatura più bassa.
Lo stesso vale in cucina, essendo un locale con molte fonti di calore indirette quali fornelli e forni, e nelle camere da letto, specialmente se utilizzate solo nelle ore notturne.
Capitolo a parte per il bagno, che solitamente si imposta a una temperatura più calda e accogliente.
Grazie alla presenza delle valvole termostatiche potete inoltre poi spegnere o regolare al minimo il riscaldamento nelle stanze degli ospiti o in quelle inutilizzate, evitando così sprechi inutili.

In estate (o comunque quando l’impianto di riscaldamento viene spento), invece, è consigliabile posizionare tutte le valvole termostatiche sul valore più alto (quindi aperte al massimo), in modo da evitare che sedimenti e calcare possano ostruirle, danneggiandole e compromettendone il corretto funzionamento.

Utilizzi nelle abitazioni dotate di riscaldamento autonomo

Negli appartamenti di condomini con impianto di riscaldamento centralizzato le valvole termostatiche (abbinate ai contabilizzatori di calore) sono obbligatorie su ogni radiatore, per permettere a ognuno di regolare la temperatura delle stanze in base alle proprie esigenze ed evitare così sprechi di energia e gas inutili (qualcuno in passato avrà sicuramente assistito a scene in cui si vedevano appartamenti con le finestre completamente aperte anche in pieno inverno, a causa dalle temperature esagerate preimpostate dal condominio che costringevano i condomini a cercare conforto nell’aria esterna).

Nelle abitazioni con impianto di riscaldamento autonomo (dotate quindi di caldaia personale), questi dispositivi non sono obbligatori, ma possono comunque essere molto utili.
Spesso infatti la centralina che comanda il funzionamento della caldaia e dell’intero impianto è comandata da un unico termostato, per tutte le stanze, rendendo di fatto impossibile una regolazione specifica per ogni ambiente: montando le valvole, invece, sarete liberi di decidere le temperature di ogni singolo locale, ottimizzando al meglio comfort e consumi in base alle vostre egisenze.

Attenzione a non danneggiare la caldaia: ricordatevi che quest’ultima sarà comunque comandata dalla centralina caldaia principale e dai suoi termostati!
Se, per ipotesi, la temperatura del termostato fosse impostata a 22° C, e le valvole termostatiche fossero tutte impostate a 20 °C, al raggiungimento di quest’ultima queste si chiuderebbero, interrompendo il circolo dell’acqua calda nei radiatori di calore; la caldaia però, basandosi sul termostato che rileva 20 °C, continuerebbe a pompare acqua nell’impianto nel tentativo di raggiungere i 22 °C, compiendo uno sforzo anomalo che e a lungo andare potrebbe danneggiare la pompa caldaia.

Per questo motivo, al fine di scongiurare questo problema, alcuni tecnici consigliano di lasciare almeno un calorifero dell’impianto senza valvola (solitamente quello del bagno, essendo il locale generalmente più caldo della casa).
In alternativa, qualora preferiate montare le valvole termostatiche su tutti i termosifoni, si consiglia l’accortezza di lasciarne almeno una impostata sul valore massimo, in modo che un circuito rimanga sempre aperto, lasciando un punto di sfogo per la pressione generata dalla pompa dell’impianto.

Le migliori valvole termostatiche

Ecco alcune tra le migliori valvole termostatiche presenti sul mercato.

Valvole termostatiche classiche

Valvole termostatiche smart

  • Tado: una delle soluzioni più famose presenti sul mercato. Il sistema Tado si completa con il rispettivo termostato e permette di programmare fasce orarie e temperature dedicate per ogni stanza, comandare da remoto, ottenere report e modulazione intelligente della caldaia mediante logica PID (che tiene conto di diversi fattori, come temperatura esterna, coibentazione dell’edificio, rilevamento presenza e finestre aperte, ecc.). Inoltre, è compatibile con i più comuni assistenti vocali (Alexa, Homekit e Google Home).
  • Netatmo: oltre che con il rispettivo termostato, le valvole Netatmo sono compatibili anche con soluzioni di terze parti, come il termostato Bticino Smarther2. Permettono la programmazione dedicata di temperature e orari per ogni stanza, il controllo remoto, rilevazione finestra aperta e la regolazione intelligente in base a diversi fattori. Anch’esse sono compatibili con gli assistenti vocali di Alexa, Homekit e Google Home.

Conclusioni

Dopo aver visto come funzionano le valvole termostatiche e aver capito come impostarle per risparmiare, non vi rimane altro da fare che regolare quelle presenti nella vostra abitazione e iniziare a effettuare regolarmente la lettura del contatore del gas, per monitorare l’effettivo risparmio nel consumo di gas metano!