Risparmiare energia elettrica è importante, sia dal punto di vista economico che da quello ambientale. Gli accorgimenti che si possono attuare sono tanti e semplici, ma bisogna ricordare che è l’insieme a fare la forza: presi singolarmente potrebbero sembrare gocce d’acqua nel mare, ma accumulati possono portare ad un significativo risparmio in bolletta!
Risparmiare sui costi dell’energia elettrica sfruttando le fasce orarie
Il primo consiglio è quello di sfruttare le fasce orarie (se presenti nel vostro contratto di fornitura elettrica). Solitamente si parla di tariffa bioraria, nella quale la giornata viene divisa in due momenti caratterizzati da tariffe dedicate. Nelle ore “lavorative”, in cui c’è un’alta richiesta ed un alto assorbimento di energia da parte di industrie ed aziende, le tariffe sono generalmente più elevate. Nelle ore notturne o nei giorni feriali, invece, le tariffe sono più vantaggiose e il costo al kWh più conveniente.
Nel caso di tariffa trioraria la fascia più conveniente è divisa a sua volta in altre due fasce, F2 e F3, con tariffe diverse tra loro (entrambe più convenienti della fascia orara F1). Con fascia bioraria semplice, invece, F2 e F3 costituisticono un’unica fascia F2.
- Fascia orara F1: dalle 8:00 alle 19:00 dei giorni feriali, escluso il sabato;
- Fascia oraria F2: dalle 07:00 alle 08:00 e dalle 19:00 alle 23:00 dei giorni feriali, sabato compreso;
- Fascia oraria F3: dalle 23:00 alle 07:00 dei giorni feriali, più le domeniche e tutti i giorni festivi.
Si può intuire che questo primo accorgimento incida quindi sui costi, e non direttamente sul consumo effettivo di energia elettrica (che rimane invariato, anche se fatto in momenti diversi della giornata): per risparmiare vi basterà caricare i dispositivi elettronici (cellulari e computers) e utilizzare gli elettrodomestici più energivori (lavastoviglie, lavatrice e asciugatrici) preferibilmente negli orari serali o notturni e nei giorni festivi.
Per verificare quanti kWh consumate nelle diverse fasce orarie e fare un’analisi che vi faccia capire se concentrate i consumi in quelle più convenienti, qui trovate la guida per la lettura del contatore elettrico.
Attenzione, questo discorso non vale se disponete di impianto fotovoltaico. In questo caso funziona esattamente al contrario: concentrate l’utilizzo degli elettrodomestici nelle ore in cui producete attivamente energia, ed evitate di utilizzarli quando invece la produzione è nulla. Questo perché ad oggi, nella maggioranza dei casi, l’energia in eccesso che producete durante la giornata non viene accumulata dal vostro impianto, ma viene venduta al fornitore. Quando poi il vostro sistema è inattivo (ad esempio nelle ore notturne) dovrete servirvi dell’energia della centrale elettrica, che vi verrà però venduta ad un costo maggiore rispetto a quanto vi sia stata pagata nelle ore di produzione (in altre parole, dovrete pagarla).
Risparmiare sulla quantità di energia elettrica consumata
Il primo modo per risparmiare energia elettrica è avere impianto ed elettrodomestici efficienti:
- le moderne lampadine a LED permettono di consumare fino all’85% di corrente in meno rispetto alle vecchie ad incandescenza, e sono molto più risparmiose anche delle (non più) moderne a fluorescenza (quelle volgarmente chiamate “a basso consumo” o “a risparmio energetico”).
Qualche anno fa il costo sul mercato delle lampadine a LED rispetto a quello delle tradizionali poteva giustificare una certa titubanza, ma ad oggi i prezzi concorrenziali non vi lasciano più scuse per preferire al LED altre tipologie di illuminazione! Quando dovete sostituire una lampadina rotta, rimpiazzatela con una a LED!; - gli elettrodomestici in classi energetiche efficienti possono garantire risparmi elevati. Non fermatevi alla classe A, ma cercate di optare per prodotti che raggiungiano la classe A++ o A+++ (un classe A+++ può consumare anche fino al 50% in meno di un classe A tradizionale).
Sostituire l’intera flotta casalinga di elettrodomestici è una spesa ingente che non è nemmeno poi così necessaria. E’ suffciente che, quando sostituite un elettrodomestico vecchio o rotto, cerchiate di rimpiazzarlo con uno di una classe energetica performante: con il passare degli anni il vostro parco elettrodomestici si aggiornerà man mano, rimanendo al passo con le più moderne tecnologie.
Un altro modo per risparmiare energia elettrica è quello di ottimizzare i cicli di lavoro degli elettrodomestici, ad esempio quelli di lavaggio.
Lavastoglie e lavatrici andrebbero usate solo a pieno carico, evitando di farle funzionare per pochi panni o stoviglie. A seconda poi del tipo di indumento o del livello di sporco dei piatti, scegliete la temperatura di lavaggio più adatta, senza impostarne una più elevata del necessario (che richiederebbe un maggior apporto energetico per essere raggiunta).
Se possibile, evitate le asciugature, sia per le stoviglie, che possono essere asciugate a mano con un canovaccio, sia per i panni, che possono asciugarsi su uno stendino posto in lavanderia o all’aperto.
In cucina, quando utilizzate il forno, sfruttate la sua coimbentazione termica. Le temperature al suo interno sono in grado di essere mantenute per svariati minuti, anche a forno spento: questo vi permetterà di spegnerlo qualche minuto prima e completare la cottura sfruttando il calore interno residuo.
L’ultimo consiglio riguarda tutti quegli elettrodomestici e dispositivi che, anche da spenti, rimangono in standby, mantendo spie e LED accesi giorno e notte, sette giorni su sette. Questi LED, anche se in quantità bassissime, causano dei consumi di energia elettrica passivi che nell’arco di un anno possono essere significativi.
Staccare ogni volta la spina dell’alimentazione può essere però noioso e deleterio per le prese elettriche: per questo la soluzione migliore potrebbe essere quella di organizzare alcune zone della casa (ad esempio l’angolo TV del salotto, solitamente composto da televisore, impianto stereo e lettori multimediali) con ciabatte multiple, preferibilmente con interruttore. In questo modo non dovrete scollegare ogni volta tutte le spine, ma vi basterà scollegare quella della ciabatta o spegnerne l’interruttore.
E voi conoscete altri accorgimenti che possono essere utili per ridurre i consumi elettrici delle nostre abitazioni? Commentate qui sotto.
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