Si sono appena conclusi i tre giorni di Cosmogarden dedicati al mondo del verde e del giardinaggio, ed è quindi il momento giusto per trarre qualche conclusione.

Come già detto nell’articolo di presentazione che trovate qui, oltre ai consueti stand espositivi di aziende operanti nel settore (vivai, progettisti e manutentori del verde, produttori e rivenditori di arredamenti, strutture e attrazzature per l’outdoor), la fiera è stata caratterizzata da una serie di incontri e seminari, alcuni dei quali organizzati da enti come ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) e ADAF (Associazione Dottori in scienze Agrarie e Forestali).

Questa sinergia tra chi vende, chi produce, chi progetta e chi fa ricerca, ha fatto in modo che l’evento centrasse l’obiettivo che ogni fiera si pone (o quanto meno, dovrebbe porsi): informare e indirizzare il visitatore su quelle che saranno le future tendenze di mercato.

Cosmogarden

La parola d’ordine che si intuisce da Cosmogarden 2019 è (come d’altronde ormai in moltissimi altri ambiti, dall’edilizia alla ristorazione) sostenibilità: economica, ma soprattutto ambientale.
E proprio grazie a questo obiettivo si iniziano a intravedere tantissime nuove proposte:

  • prati sintetici sempre più performanti, evoluti e duraturi;
  • prati ornamentali naturali composti da Festuca arundinacea o nuove specie particolarmente resistenti alla siccità (come le macroterme) e prati fioriti in grado di creare un ecosistema autonomo sotto ogni punto di vista;
  • nuovi approcci alla progettazione che non vedono più il prato come re incontrastato del giardino, lasciando più spazio a elementi inerti come ghiaia e rocce (ad esempio lo Xeriscaping);
  • nuove tecnologie di irrigazione efficienti e senza sprechi, come la subirrigazione.

Tutte innovazioni ideate principalmente per garantire alti standard estetici a fronte di bassissimi costi di gestione, risparmio idrico (sia grazie a tecnologie più efficienti, sia con l’utilizzo piante e soluzioni meno bisognose di acqua) e riduzione dell’utilizzo di prodotti chimici come concimi, anticrittogramici e antiparassitari.

Non passa in secondo piano nemmeno l’aumento di interesse nei confronti del patrimonio verde (sia pubblico che privato), visto sempre più come parte integrante della vita dell’individuo e della socità, da parte dei cittadini, ma soprattutto per quanto riguarda gli enti pubblici locali e statali, che propongono sempre più incentivi e bonus per chi decide di creare o riqualificare spazi verdi.

Che dire, come diceva il cartello posto all’uscita della fiera (che purtroppo non ho avuto l’accortezza di fotografare), Cosmogarden, “ci vediamo l’anno prossimo”!