Durante uno degli eventi svoltisi alla prima edizione di Cosmogarden, il Dr. Agronomo Fiorenzo Pandini, patrocinato dall’ADAF Brescia, ha presentato una breve introduzione sulla cura delle piante da interno e sui principali problemi che si possono incontrare. Vediamo insieme di cosa si è parlato.
Le malattie delle piante da interno
Una possibile distinzione all’interno del vastissimo universo delle piante è quella tra piante da esterno e piante da interno: le prime sono generalmente autoctone (anche se ci sono diverse specie non originarie del nostro territorio che comunque si sono adattate bene al clima locale) e sono in grado di sopravvivere all’aperto durante l’intero arco dell’anno, mentre le seconde, avendo generalmente origini esotiche (solitamente sono native dei climi equatoriali), hanno bisogno di dimorare in ambienti protetti, specialmente durante la stagione invernale.
Sia che si tratti di piante da esterno o di piante da interno, le malattie che si possono riscontrare sono di due tipi:
- malattie abiotiche, causate da problemi ambientali, che portano alle cosiddette fisiopatie;
- malattie biotiche, causate da parassiti ed organismi viventi, che invece generano le cosiddette fitopatie.
Un recente studio, basandosi su oltre cinquemila diagnosi effettuate nell’arco degli ultimi 25 anni, ha stimato che in circa il 40% dei casi i problemi fossero legati a micosi (patologie fungine) mentre il 20-25% fosse dovuto a insetti. Dallo studio emerge quindi che circa due terzi dei casi siano imputabili a “organismi viventi”, mentre solamente un terzo sia riconducibile a problemi ambientali.
Se invece si considera la casistica delle sole piante da interno, la statistica vira verso una situazione di “50 e 50“: in altre parole, nelle piante da interno le fisiopatie generate da cause ambientali sono molto più frequenti rispetto a quanto lo siano nelle piante da esterno.
Questo dato ci fa capire quanto sia importante, oltre alla lotta e prevenzione contro patologie fungine e parassiti, controllare e monitorare tutti quei fattori ambientali essenziali per il benessere delle piante, come luce, temperatura, umidità, tipologia del substrato, eccetera.
I fattori ambientali critici per le piante da interno
Vediamo quali sono gli aspetti più importanti da tenere sotto controllo per la salute delle piante da interno.
Come già detto, queste piante hanno solitamente origini equatoriali. La cosa migliore da fare è informarsi sempre sulla precisa origine geografica, così da definire accuratamente clima, microclima, livello di insolazione, tipologia di terreno, quantità e qualità dell’acqua per l’irrigazione.
I parametri fondamentali da tenere sotto controllo all’interno delle nostre abitazioni sono umidità, quantità di luce e temperatura.
L’umidità (in questo ci si riferisce all’umidità relativa dell’aria, e non a quella del substrato) non rappresenta un grosso problema, dal momento che le piante sono in grado di formare uno strato superficiale di cuticola e cera che gli permette di abituarsi al clima generalmente secco degli ambienti interni (specialmente quelli riscaldati).
Quantità di luce e temperatura risultano invece parametri molto più critici: importantissimo educare e abituare gradualmente le piante a un nuovo clima, perché sbalzi di temperatura o passaggi da posizioni in ombra a posizioni fortemente soleggiate possono causare seri problemi (tipico caso che si verifica in primavera e autunno, quando si spostano le piante dalla posizione riparata invernale alla posizione esterna estiva, o viceversa).
La scelta della posizione ideale è quindi cruciale, e deve tenere conto della temperatura massima e minima sopportate, della quantità di luce necessaria, della sua intensità e della durata dell’irraggiamento.
Alcune piante, dipendentemente dalle riserve energetiche che hanno, possono sopravvivere anche alcune settimane senza luce (tipo le Sansevierie), altre addirittura un mese (alcune Felci), mentre altre ancora solamente pochi giorni (come i Gerani).
Altrettanto importante il terriccio, che deve essere della composizione adatta alla pianta ma soprattutto di qualità. Non risparmiate mai sul substrato, perché un prodotto di scarsa qualità rischia di essere fatale!
Altrettanto sconsigliabile utilizzare la terra del giardino, che generalmente è di origine minerale (mentre la torba presente nei terricci per piante in vaso è di origine organica): mai utilizzare terriccio di campo per applicazioni in vaso!
Anche la concimazione gioca un ruolo essenziale, ma non bisogna abusarne. Va sempre fatta, con regolarità, stando però attenti a non eccedere mai nelle dosi (meglio fornirne leggermente in difetto piuttosto che in eccesso).
Conclusioni
Le piante da interno sono un prezioso elemento aggiunto nelle nostre case, e non un semplice complemento d’arredo: è infatti ormai dimostrato come fiori e piante influiscano positivamente sul nostro benessere, sia fisico che mentale, senza dimenticare l’importante aiuto che possono dare nella purificazione dell’aria degli ambienti che viviamo (qui puoi trovare l’articolo che ne parla).
Ricordatevi però che non si tratta di soprammobili, ma di organismi viventi che necessitano di cure e attenzioni particolari.
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