Con grande sorpresa questo Agosto ha portato la prima fioritura delle Moringa che ho seminato lo scorso anno (e che sono alla loro seconda stagione di vita). Una fioritura timida, con pochi boccioli, ma comunque pur sempre una grande gioia!

Fiori di un candidissimo bianco e con un profumo delicatissimo (questa è stata la mia prima esperienza olfattiva con i fiori di Moringa) che va in contrasto con il tipico odore delle foglie che ricorda molto quello delle arachidi e del burro di noccioline.

Belli e profumati, questi fiori sono anche commestibili, perfetti nelle insalate, oltre che essere utilizzati per la produzione di miele.

Come stimolare la fioritura della Moringa

Questi primi ed inaspettati boccioli sono comparsi all’estremità più alta della pianta, nel punto apicale. Tecnicamente parlando, produzione di fiori (e semi) e raccolta delle foglie sono due attività in netto contrasto.

Per una fioritura abbondante bisogna limitarsi alla potatura invernale e a una leggera cimatura, eliminando semplicemente le gemme apicali e stimolando così la formazione di nuovi rami laterali che infoltiranno la pianta e le daranno un portamento cespuglioso.

Facendo invece regolari potature durante la bella stagione (per un totale di due o tre raccolte all’anno), la notevole riduzione nel numero di foglie presenti indurrà la pianta a produrne velocemente di nuove (essendo essenziali per la fotosintesi), lasciando in secondo piano la produzione di fiori e frutti.

Fioritura Moringa oleifera

Un ramoscello di fiori di Moringa

Quindi, nel caso in cui siate interessati sia alla raccolta di foglie, sia alla fioritura, è consigliabile coltiviate più piante, in modo da poter differenziare gli interventi a seconda dello scopo: la parte destinata alla produzione fogliare verrà potata con costanza, anche durante la bella stagione, mentre quella destinata alla fioritura e alla produzione di semi subirà solamente la potatura invernale (e se non avete problemi di spazio per la rimessa, evitate anche questa), e in aggiunta una eventuale cimatura in prossimità delle gemme apicali qualora si superassero le dimensioni desiderate, senza però eseguire i processi di raccolta delle foglie.

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