L’outsourcing (in italiano esternalizzazione) è un fenomeno che da anni interessa le imprese di tutto il mondo. Spesso se ne parla, ma in sostanza di cosa si tratta?
Se poi considerassimo la casa come se fosse un’azienda, potrebbe essere applicato anche al contesto domestico?

Cos’è l’outsourcing?

La tendenza delle aziende, specialmente negli ultimi decenni, è quella di esternalizzare, delegando a terzi più specializzati la gestione/produzione di alcuni servizi/beni secondari (come il trasporto merci o l’assistenza al cliente), anziché occuparsene personalmente.

A questo tipo di gestione fanno eccezione solo alcune multinazionali che, forti del proprio potere sul mercato, possono permettersi di investire in reparti o uffici specializzati in ogni singola mansione, o ancora più semplicemente possono permettersi di acquistare ed inglobare aziende già affermate nel settore.

Outsourcing

Prendiamo come esempio un’azienda che produce camicie: un approccio totalmete esternalizzante la porterà a comprare il filato già pronto da un’altra ditta e ad acquistare i bottoni da un produttore di minuteria plastica o metallica, limitandosi solamente alla fase di tessitura del capo. Per le fasi di vendita e distribuzione potrebbe poi appoggiarsi a ditte esterne, delegando anche le mansioni commerciali.

Al contrario, una strategia internalizzante porterà l’azienda ad occuparsi di tutto il ciclo produttivo, partendo dalle materie prime (cotone puro per il filato e materiale plastico per i bottoni) e dai processi necessari alla loro trasformazione.

Come caso estremo esemplificativo (poco verosimile, ma utile per capire), una multinazionale, poi, potrebbe addiritura avere terreni terreni di proprietà, occupandosi del cotone già dalle fasi di coltivazione e raccolta, o in alternativa gestire le cave per l’estrazione dei metalli per i bottoni.

Perché le aziende si sono spostate verso l’outsourcing? Semplicemente perché gli studi riguardanti la gestione aziendale hanno dimostrato che è più economico acquistare il prodotto da ditte esterne specializzate (e quindi già in possesso di cicli produttivi ottimizzati) piuttosto che farselo in casa mediante strutture e macchinari molto meno efficienti o investire al fine di migliorarli.

Esternalizzazione casalinga

Casa e famiglia possono essere viste come una piccola ditta fatta di entrate, uscite e investimenti. A tal proposito, quale politica converrebbe adottare? Delegare la produzione di qualsiasi bene e servizio ad enti esterni, o rendere casa vostra totalmente autosufficiente?

Così come fanno gli amministratori di aziende, è giusto valutiate caso per caso! Qualche volta sarà più conveniente affidarsi a professionisti o negozi, mentre in altri casi sarà più intelligente arrangiarsi, facendo magari anche qualche piccolo investimento che a lungo termine può portare ad un notevole risparmio economico.

Lo scopo di questo blog è anche questo: analizzare alcuni aspetti della normale vita casalinga per cercare di capire quando è più economico arrangiarsi e quando invece diventa poco vantaggioso.

E voi preferite comprare cose già fatte, disponendo così anche di maggior tempo libero da investire in altre attività utili, o siete abituati ad arrangiarvi il più possibile? Quali sono i riscontri economici? Commentate qui sotto.