I costi per la manutenzione del giardino sono parte integrante del bilancio annuale delle spese sostenute per la gestione della propria abitazione.
Quanto costa la manutenzione di un giardino? La domanda sembra facile, ma difficilmente si trova qualcuno che sappia dare una risposta precisa e puntuale.
Ecco perché ho deciso di condividere la mia esperienza e analizzare tutti gli interventi sostenuti per la gestione del giardino di casa.
- Bilancio annnuale delle spese per il giardino nel 2022
- Piano di concimazione annuale 2022
- Analisi dei risultati e obiettivi per il 2023
- Conclusioni
Bilancio annuale delle spese per il giardino nel 2022
Come di consueto, mi sono occupato personalmente della gestione del giardino di casa, comprensivo di prato, arbusti, alberi e aiuole.
Dal bilancio sottostante sono escluse solamente le spese sostenute per la potatura delle piante più grandi (operazioni delegate a professionisti muniti dell’attrezzatura necessaria per operare in sicurezza) e per l’irrigazione (dato che i costi variano in base a modalità di gestione e tariffe locali).
Avendo però installato a inizio anno una centralina smart per il controllo dell’impianto di irrigazione, con rispettivo misuratore di portata e stazione meteo locale per la calibrazione dei programmi (in funzione di diversi parametri rilevati, come precipitazioni ed evapotraspirazione o, in alternativa, agendo con logica predittiva e basandosi sulle previsioni meteo), quest’anno posso affermare di aver utilizzato circa 200 metri cubi (200.000 litri) di acqua per l’irrigazione complessiva di prato, piante e aiuole.
Può sembrare un’enorme quantità di acqua (e in effetti, lo è), e si potrebbe forse dubitare dei risultati ottenuti dall’implementazione di sistemi in grado di adattare le irrigazioni alla situazione metereologica per evitare sprechi inutili, però c’è da tenere conto della siccità prolungata verificatasi questa estate nel settentrione (protrattasi da fine maggio a fine agosto) e dalle temperature record (sia minime che massime) riscontrate, condizioni che hanno messo a dura prova anche alberi decennali (e se sono andati in crisi quelli, figuriamoci i tappeti erbosi composti da microterme).
Durante il 2022, la spesa totale sostenuta per la manutenzione di 250 mq di giardino è stata di 348 euro (140 euro circa per ogni 100 mq).
Nonostante l’inflazione galoppante e gli aumenti che hanno interessato gran parte dei prodotti in commercio, compresi quelli destinati al mercato agricolo e florovivaistico, i prezzi presenti in tabella risultano in linea con quelli del 2021. Questo è dovuto alla personale abitudine di fare scorta dei prodotti a lunga conservazione (immagazzino quantitativi in grado di coprire più anni) e di acquistare i restanti prima dell’arrivo della bella stagione (ovviamente, il piano dell’anno deve essere definito anticipatamente e prima dell’inizio dei lavori di fine inverno).

Gli interventi eseguiti e presentati in tabella possono essere suddivisi in:
- un intervento di arieggiatura e trasemina, eseguito a inizio primavera.
Le dosi di semenza sono inferiori rispetto a quelle normalmente consigliate per le trasemine (a causa delle condizioni di lavorazione del terreno non ideali, possono aumentare anche fino a raddoppiare rispetto a quelle raccomandate per la semina) perché la situazione di partenza del tappeto erboso era già buona (senza particolari diradamenti) e la preparazione del terreno è stata fatta abbastanza meticolosamente.
A causa delle difficoltà logistiche e operative di spostamento, stoccaggio, eventuale essiccazione e spargimento che si possono incontrare senza le opportune attrezzature, anche la quantità di sabbia apporta è stata molto al di sotto dei quantitativi necessari per poter parlare di vera e propria sabbiatura/top dressing. La sabbia silicea, integrata con sostanza organica, è stata utilizzata piuttosto come sostituta degli appositi terricci; - quattro concimazioni granulari (due minerali e due organo-minerali) stagionali e due concimazioni organiche solide;
- dieci trattamenti liquidi, suddivisi tra biostimolazioni, introduzione di microrganismi e miglioramenti del terreno.
Piano di concimazione annuale 2022
Il programma di concimazione annuale del tappeto erboso ha previsto le quattro consuete concimazioni granulari stagionali, con l’aggiunta di due concimazioni organiche solide effettuate in primavera e autunno.

Il quantitativo totale di azoto (N) è stato di circa 24 g/mq, in linea con il range di valori che, per tappeti erbosi residenziali composti da microterme, può oscillare tra i 15-30 g/mq annui.
Nel caso specifico del prato della mia abitazione, composto principalmente da Loietti (valori medi consigliati intorno ai 20-25 g/mq) e Poa pratensis (valori medi consigliati intorno ai 25 g/mq), è consigliabile optare per valori leggermente più alti rispetto a quanto si potrebbe fare, invece, nel caso di prevalenza di Festuca arundinacea (valori medi raccomandati intorno ai 15-20 g/mq), sempre senza esagerare per evitare di favorire troppo alcune essenze infestanti come Poa annua e Poa trivialis.
Il valore di fosforo (P) fornito è stato intorno ai 6 g/mq. Il risultato è da attribuire all’impiego di concimi granulari a basso tenore di P (se non addirittura nulli, in alcuni casi) e all’aver evitato l’utilizzo di concimi starter in fase di trasemina primaverile (sostituendoli con adeguata preparazione del terreno e sostanza organica).
La scarsa integrazione di fosforo in forma solida nel terreno è stata tamponata dalla somministrazione di fosforo in forma liquida per via fogliare. Questa scelta ha permesso di superare i limiti di disponibilità e assimilabilità dell’elemento legati al pH del terreno, ed evitare inoltre che quest’ultimo potesse favorire eccessivamente la germinazione dei semi di infestanti.
Il valore di potassio (K) ha raggiunto i 24 g/mq, pareggiando quello dell’azoto (equilibrio adeguato per una gestione integrata del tappeto erboso).
Trattandosi di un piano di concimazione fondato principalmente sulle quattro concimazioni stagionali granulari (non si tratta di un programma “spoon feeding” basato quasi esclusivamente su lievi ma numerosi e continui apporti liquidi), ho escluso dal conteggio le concimazioni liquide, che considerando i bassi dosaggi hanno avuto esclusivamente lo scopo di biostimolazione e integrazione durante i mesi di maggiore stress, piuttosto che di vera e propria concimazione.
In conclusione, il bilancio annuale dei macroelementi è risultato compatibile con la gestione integrata del tappeto erboso che ho intrapreso (il rapporto N-P-K si è attestato intorno a 4-1-4 circa).
Analisi dei risultati e obiettivi per il 2023
Nonostante l’ormai completa abolizione di prodotti fitosanitari (diserbanti e antifungini), grazie a un’adeguata programmazione delle concimazioni, a una maggiore integrazione di sostanza organica, prodotti liquidi e biostimolanti (fosfito di potassio, agenti umettanti e microrganismi come micorrize e Trichoderma) e all’utilizzo di corrette pratiche agronomiche (tagli e irrigazioni adeguate) posso ritenermi soddisfatto dei risultati ottenuti durante il 2022.
Il prato è riuscito a superare ogni stagione senza particolari problemi, compresa la difficile estate di quest’anno.
Sebbene si siano creati leggeri diradamenti durante le settimane di siccità prolungata e temperature massime ben al di là di quelle compatibili con le attività fisiologiche delle specie microterme, con l’arrivo delle prime piogge di fine estate, l’abbassamento delle temperature e la diminuzione delle ore giornaliere di luce, unitamente alla concimazione azotata di inizio settembre, il tappeto erboso è riuscito a riprendersi e rinfoltirsi (grazie all’accestimento e ai rizomi della Poa pratensis), dimostrando buone doti di resilienza.
Soltanto in due o tre punti localizzati e ben delimitati, caratterizzati da alcune criticità nell’uniformità di distribuzione dell’impianto di irrigazione (difetto che in annate “normali” viene attenuato dalle piogge, ma che in condizioni estreme come quelle di quest’estate è stato fortemente evidenziato), che ho consciamente preferito sacrificare piuttosto che aumentare inutilmente la quantità di acqua fornita a tutto il resto del prato), si è resa necessaria una leggera risemina con qualche manciata di semenza previdentemente tenuta da parte in primavera.

Quali sono gli obiettivi per il 2023?
- il prossimo anno sarà molto difficile riuscire a rispettare il budget di 150 euro per 100 mq, anche perché le scorte personali iniziano a scarseggiare e di conseguenza sarò costretto a rifornirmi e comprare i prodotti con i nuovi prezzi di listino, molto superiori rispetto a quelli del passato;
- aumentare ulteriormente l’apporto di sostanza organica (in particolare ampliando l’utilizzo di concimi solidi organo-minerali a discapito dei tradizionali minerali puri) e di microrganismi utili (compresi quelli utili anche nel controllo degli insetti dannosi e delle loro larve);
- aumentare l’apporto di microelementi.
Conclusioni
Per il sesto anno consecutivo ho condiviso i risultati ottenuti nella gestione del giardino di casa e le spese sostenute per raggiungerli.
Tutto questo, dimostra quanto possa realmente essere utile tenere nota di spese e interventi, in questo come in qualsiasi altro ambito casalingo, in modo da creare un archivio dati di spese, consumi e obiettivi che possa guidare le scelte future.
Link agli articoli degli anni precedenti:
- Costi di manutenzione del giardino 2017
- Costi di manutenzione del giardino 2018
- Costi di manutenzione del giardino 2019
- Costi di manutenzione del giardino 2020
- Costi di manutenzione del giardino 2021
E voi quanto spendete ogni anno per la manutenzione del giardino? Quale programma di interventi seguite? I risultati vi soddisfano? Fatemi sapere qui sotto con un commento.
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