La Plumeria, nota anche come Frangipani, è una pianta tropicale ornamentale che può essere moltiplicata tramite seme o talea.

Nonostante la buona percentuale di successo garantita dalla semina, la difficoltà nel riuscire a far maturare i baccelli in zone diverse rispetto quella tropicale di origine, unitamente all’obiettivo di ottenere nuovi esemplari con caratteristiche note, identici alla pianta madre (in particolar modo la colorazione dei fiori) e ben sviluppati in poche settimane (pronti a fiorire, al contrario degli esemplari ottenuti da seme che richiedono almeno 3-4 anni prima di poterlo fare), rendono la propagazione tramite talea la pratica più utilizzata per riprodurre le piante di Plumeria.

Le regole da seguire sono simili a quelle valide generalmente per il taleaggio, ma ci sono comunque alcune accortezze che possono aumentare notevolmente le possibilità di successo.

Ecco quando e come preparare le talee di Plumeria e come prendersene cura durante i primi mesi.

Quando preparare le talee di Plumeria

Le talee di Plumeria vanno prelevate dalle estremità apicali delle piante madri. Una volta tagliate, possono resistere anche qualche mese prima di essere interrate, ma è sempre meglio non attendere troppo e prelevarle solo quando si ha in programma di utilizzarle nel breve periodo.

Il periodo migliore per propagare la Plumeria tramite talea è la primavera (inoltrata, se vi trovate nell’Italia settentrionale), in modo che le temperature siano sufficientemente elevate e il substrato possa raggiungere almeno i 20 °C.

Talee di Plumeria
Due talee di Plumeria dopo l’essiccazione, pronte per essere interrate

Come moltiplicare la Plumeria tramite talea

Il processo di taleaggio della Plumeria è abbastanza semplice, e si compone dei seguenti passaggi:

  • Potatura della pianta madre: le talee vanno prelevate dalle estremità apicali di piante adulte, praticando un taglio leggermente obliquo appena al di sotto di un nodo e facendo in modo che la loro lunghezza raggiunga almeno i 20-30 cm;
  • Preparazione delle talee di Plumeria: le talee ricavate dalla potatura vanno lasciate asciugare in un luogo fresco, con una buona circolazione dell’aria e al riparo da luce e agenti atmosferici, per circa una o due settimane (fino a quando non si sarà cicatrizzato il taglio).
    Per ridurre il rischio che si sviluppino fenomi di marciume durante questa prima fase, è possibile trattare la base della talea con un fungicida in polvere.
    Prima o successivamente alla fase di asciugatura, si eliminano tutte le foglie presenti, per evitare che la talea, una volta messa a dimora, disperda troppa acqua a causa della traspirazione fogliare (acqua che inizialmente non riuscirebbe a procurarsi, non avendo ancora un apparato radicale sviluppato);
  • Preparazione del substrato: le talee di Plumeria non vanno fatte radicare in acqua, ma in un substrato di coltura leggero e drenante (come una miscela composta, in volume e non in peso, da una o due parti di terriccio e una parte di perlite o sabbia) e contenuto in un vaso dotato di fori alla base che lascino defluire all’esterno l’eventuale acqua in eccesso.
    Il terriccio deve poi essere abbondantemente annaffiato, in modo che si compatti e si assesti correttamente;
  • Interramento delle talee di Plumeria: le talee vanno interrate a una profondità di circa 5-10 cm e, successivamente, stabilizzate con una leggera pressatura del substrato.
    Attenzione a non esagerare con la profondità di interramento, perché altrimenti la futura pianta rischia di essere molto più soggetta a eventuali marciumi radicali. Se la talea fatica a mantenere la posizione corretta, è possibile aggiungere un ulteriore strato superficiale di materiale inerte grossolano (come ghiaia o lapillo vulcanico) o aiutarne la stabilità con un tutore.
    Per stimolare e accelerare l’emissione delle radici, è possibile utilizzare anche dell’ormone radicante, applicandone un leggero velo sui primi 3-4 cm della talea (per facilitarne l’adesione, può essere utile immergere preventivamente la base in acqua);
  • Posizionamento dei vasi: i vasi vanno posti in un luogo caldo e luminoso (ma non alla luce diretta dei raggi solari) e il terreno mantenuto costantemente umido (ma non bagnato) fino a quando non si saranno sviluppate le prime foglie.
Talea di Plumeria dopo il primo mese
Una talea di Plumeria dopo un mese circa dall’interramento

Per monitorare l’avanzamento della radicazione è possibile controllare la presenza di nuove gemme nella parte apicale della talea o, alternativa più rischiosa, provare a ruotare tramite un leggerissimo movimento di torsione il fusto: quando questo inizierà a opporre una lieve resistenza, il processo di formazione delle radici sarà iniziato.

Dopo circa uno o due mesi, se l’operazione sarà andata a buon fine, la talea avrà formato il proprio apparato radicale e sarà diventata a tutti gli effetti una nuova pianta clone, identica in tutto e per tutto alla pianta madre da cui è stata prelevata.

A questo punto non resta che aspettare qualche altra settimana e, una volta formatesi le prime foglie, procedere con il rinvaso in un vaso più grande e con lo spostamento della pianta in pieno sole.

Talea di Plumeria dopo il quarto mese
La nuova pianta di Plumeria ottenuta dopo quattro mesi dal taleaggio

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